Adriano Baffelli intervista la presidente di Federcostruzioni, Federica Brancaccio, per fare il punto sul comparto delle costruzioni in Italia. Superbonus, giovani, rigenerazione urbana e piani strategici nazionali per l’edilizia i temi chiave per far crescere il settore.
Costruire il Futuro, bimestrale di Ance Brescia, apre l’anno 2021 con l’intervista a Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni, associazione nata in seno a Confindustria, in stretta sinergia con Ance, che si articola in cinque filiere produttive: costruzioni edili e infrastrutturali; tecnologie, impianti e macchinari afferenti alle costruzioni civili; materiali per le costruzioni; progettazione.
Secondo la leader di Federcostruzioni, l’edilizia e, più in generale, la filiera del costruito italiana non hanno ancora potuto cogliere appieno le potenzialità della digitalizzazione. Lo stesso si verifica anche all’estero, soprattutto nei processi dove si sconta grande arretratezza per la micro-dimensione delle imprese, che non consente investimenti in ricerca e sviluppo. “Credo sia un deficit in parte legato anche alla mancanza di adeguati interventi della politica e delle istituzioni” commenta Federica Brancaccio. “Non hanno fatto il necessario per favorire la diffusione dell’industria 4.0, che ha avvantaggiato soprattutto la manifattura industriale, meno gli altri settori. Oggi ci stiamo svegliando e recuperando terreno”. Nel valutare le possibili strade di sviluppo del comparto, la presidente di Federcostruzioni celebra l’impegno del settore per favorire una crescita che divenga un valore economico per la collettività e per il Paese. Crescita che, senza snaturare le imprese, sfrutta la digitalizzazione per strutturare eccellenze.
“Come Federcostruzioni e Ance – ricorda Brancaccio – abbiamo presentato la nostra articolata proposta al Mise per la digitalizzazione dell’intera filiera. La Piattaforma digitale nazionale da noi presentata è una soluzione immediata per rispondere con efficacia alle richieste dall’Unione europea per rendere concreto il Recovery Fund. È una soluzione condivisa dalla Filiera delle costruzioni con l’esecutivo per cogliere l’opportunità di presentare in Europa un innovativo piano per la ripresa”.
Leggi l’intervista completa sul n. 1/21 di Costruire il futuro.