Nell’intervista di Adriano Baffelli al Prefetto di Brescia emerge il pragmatismo di una comunità pronta a ripartire e ad affrontare le sfide future tra misure precauzionali e strategie per la tenuta del sistema sociale ed economico
Il rappresentante locale dell’Esecutivo, il dottor Attilio Visconti, racconta Brescia nel tragico periodo vissuto dalla Leonessa d’Italia tra febbraio e maggio, mesi in cui la città ha affrontato con determinazione le difficoltà sanitarie, sociali ed economiche causate dalla diffusione del virus Covid-19. “Brescia si è immediatamente rimboccata le maniche e a tutti i livelli e in ogni settore si è messa immediatamente al lavoro creando, più di altri contesti lombardi o nazionali, quelle condizioni minime ma necessarie di risposta all’emergenza che hanno convinto tutti che Brescia, non solo era avanti, ma che ce l’avrebbe fatta prima e meglio di altri” dichiara il Prefetto nell’intervista per Ance Brescia. “I Bresciani – continua – si contraddistinguono per un approccio pragmatico alle problematiche nei più diversi campi, con un atteggiamento sempre improntato ad una visione realistica e pratica”.
Dopo aver dipinto un quadro bresciano tratteggiato da un’incredibile forza d’animo e resilienza, il Prefetto Visconti ha spiegato il ruolo di interconnessione tra centro e territori ricoperto dal rappresentante del Governo, supportato in questa fase di distanziamento interpersonale obbligatorio da strumenti di comunicazione tecnologici e funzionali: “Proprio l’emergenza Covid-19 ci ha fatto sperimentare il modello dei web team, tavoli interistituzionali da remoto destinati ad intercettare le più disparate forme di disagio sociale ed economico” spiega il dottor Attilio Visconti. “In particolare, fin dalla prima metà di aprile ho provveduto ad istituire ben otto web team in Prefettura per evitare che la cosiddetta Fase due potesse coglierci impreparati”. Espressa la propria opinione su temi quali sicurezza, sburocratizzazione, ruolo delle istituzioni, legalità e rispetto delle regole, il Prefetto ha ribadito l’importanza di portare avanti un confronto costante tra tutte le istituzioni e le parti sociali, augurandosi che il modello di società restituito dalla pandemia sia quello di un gruppo più coeso e consapevole della forza messa in atto dalla nascita di nuove sinergie.
Leggi l’intervista completa sul n. 3/2020 del bimestrale “Costruire il futuro”.