Nell’intervista di Adriano Baffelli, Giuseppe Bonelli, dirigente scolastico che ha collaborato con i ministri dell’istruzione De Mauro e Fiorini e ha diretto gli uffici scolastici in diverse sedi lombarde, parla di come Brescia sia un punto di riferimento per le buone pratiche formative non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale. Bonelli fa notare come un punto di forza decisivo nella nostra provincia sia la prevalenza nelle scelte dopo la terza media di percorsi di istruzione tecnica e professionale rispetto a quella liceale, il che consente di mantenere un tasso di dispersione scolastica inferiore alla media nazionale. “Il problema – dichiara – nasce nel percorso post diploma, perché abbiamo un numero ancora troppo basso di studenti che raggiungono titoli di studio elevati. In tal senso il rafforzamento del segmento degli Its sarà sicuramente utile”.
A supporto dell’orientamento scolastico è stato creato il portale Brescia Orienta, con la collaborazione della Provincia, in cui è possibile valutare l’offerta formativa del territorio attraverso un percorso costruito, navigando anche rispetto alle possibili professioni connesse. Parallelamente, sostiene, andrebbero aggiornate le figure coinvolte a ogni livello, insegnanti, studenti e famiglie. Parlando della figura del docente, afferma che la loro considerazione sociale non è più quella di un tempo e lo si vede nel numero sempre più esiguo di ragazzi e ragazze che scelgono questa professione dopo l’università, soprattutto nel campo delle discipline scientifiche. Si tratta, secondo Bonelli di un problema di investimento pubblico, non solo di risorse stipendiali, ma anche di inquadramento contrattuale.
Leggi intervista completa sul n° 2/2023 di Costruire il futuro.