La vita è una continua competizione: cambiano i contesti, le variabili in gioco e gli attori, ma la società odierna ci insegna fin da piccoli che per avere successo in qualcosa occorre dare il massimo per cercare di primeggiare nel proprio campo.
Il web marketing non fa eccezione, anzi, potremmo tranquillamente affermare che è uno degli ambiti più competitivi dove migliaia di piccole e medie aziende si battono ogni giorno per avere visibilità e per cercare di intercettare le ricerche di utenti profilati al proprio intent. Tra tutti gli strumenti disponibili la Seo è sicuramente uno dei più efficaci. In questo approfondimento vedremo cos’è la Seo cercando di affrontare l’argomento con termini semplici e di facile comprensione per l’utente.
Indice
Google e le ricerche degli utenti
I motori di ricerca (o search engine) processano ogni giorno informazioni, fornendo risposte ai milioni di utenti che li interrogano. Dalle vacanze last minute all’artigiano nelle vicinanze, dall’approfondimento scolastico al miglior ristorante della città. Con l’avvento della ricerca vocale si sono poi implementate nuove terminologie a quelle esistenti. Si stima che ogni giorno il 15% degli utenti esegua ricerche su Google impiegando nuove keyword. A proposito di Google, il motore di ricerca americano è lo strumento più utilizzato al mondo nel settore: basti pensare che solo in Italia 98 ricerche su 100 passano attraverso il colosso di Mountain View. La restante quota è suddivisa tra Bing, Yahoo e altri motori di ricerca minori. Per questo motivo quando si parla di search engine si fa quasi sempre riferimento a Google.
Come funziona un motore di ricerca web?
Senza entrare in tecnicismi, possiamo suddividere le attività del motore di ricerca in 3 step:
Step 1: Scansione dei contenuti
Per svolgere in modo egregio il proprio compito, il motore di ricerca deve essere sempre aggiornato su tutte le pagine create, modificate ed eliminate. Per fare ciò si avvale di appositi software chiamati in gergo crawler, spider o robot che hanno il compito, ad intervalli prestabiliti, di “setacciare” il web alla ricerca di contenuti. I dati analizzati possono essere testi oppure elementi multimediali (es. immagini, video, podcast).
Step 2: Catalogazione e indicizzazione
Una volta effettuato il processo di scansione, i dati raccolti vengono catalogati e messi all’indice secondo criteri che variano in funzione del motore di ricerca. Per aiutarci nella comprensione di questo passaggio possiamo paragonare questo step a un bibliotecario che, una volta acquisite nuove opere, le sistema secondo determinati criteri (es. per tipologia, per autore, in ordine alfabetico e così via).
Step 3: Posizionamento
Il motore di ricerca ha acquisito le nuove pagine, le ha catalogate e inserite in indice. A questo punto effettua l’attività di posizionamento in Serp. In parole più semplici, per ogni parola chiave (keyword) che l’utente ricerca, il software di search engine effettua una classifica con l’obiettivo di mostrare il risultato più pertinente per la ricerca digitata. Il funzionamento dell’algoritmo utilizzato varia da motore a motore ed è segreto. Nel caso di Google sappiamo che il risultato è dato da 200 variabili che influiscono sul ranking finale.
Tra questi vi sono sicuramente i seguenti elementi:
- anzianità del dominio;
- velocità del sito;
- presenza del protocollo https;
- qualità dei contenuti;
- presenza, tipologia e qualità di link esterni (backlink).
Ogni variabile ha un peso differente e quindi può influire in maniera diversa sulla valutazione finale. Google e gli altri motori forniscono una serie di linee guida da seguire (best pratices), ma la maggior parte delle informazioni, riguardanti i criteri di valutazione e soprattutto l’incidenza, non sono mai state rivelate e fanno parte del segreto di ciascun’azienda.
A questo punto entra in gioco la Seo. Prima di approfondire il suo ruolo, partiamo dalla spiegazione del termine. Seo è l’acronimo di Search Engine Optimization, in italiano “ottimizzazione per i motori di ricerca”. Per usare termini di semplice comprensione possiamo dire che la Seo è l’insieme delle attività svolte all’interno di un sito web al fine di migliorarne il posizionamento all’interno dei risultati organici della Serp.
Prima di proseguire vogliamo spiegare due termini appena citati: posizionamento organico e Serp.
Posizionamento organico: il posizionamento organico indica la porzione che il motore di ricerca mostra all’utente senza la parte pubblicitaria. Quando effettuiamo una ricerca noteremo che spesso i primi risultati (e talvolta gli ultimi) sono affiancati dal termine “annuncio”. In quel caso significa che il sito presente in quella porzione ha pagato il motore di ricerca tramite inserzione pubblicitaria per comparire. Il posizionamento organico, al contrario, mostra i siti che vengono premiati da motore di ricerca senza nessun tipo di compenso.
Serp: Serp è l’acronimo di Search Engine Results Page e indica la pagina che il motore di ricerca mostra dopo che l’utente ha effettuato una ricerca. Una Serp è formata da risultati a pagamento (annunci) e da risultati organici.
Seo e Sea
La Seo spesso viene confusa con un altro termine molto in auge nel web marketing: la Sea. Anche questa parola è un acronimo, che significa Search Engine Advertising, ed è un’attività diversa rispetto a quanto trattato fino ad ora. La Sea, infatti, racchiude tutte le strategie che si possono mettere in atto per aumentare la visibilità di un sito attraverso i risultati a pagamento.
Anche se le due attività sono profondamente differenti, spesso molti utenti del web le confondono e pensano che per essere visibili su Google e sugli altri motori di ricerca occorra investire in pubblicità attraverso l’utilizzo di Adv a pagamento. Fermo restando che non esistono risposte definite e che il web è in continua evoluzione, possiamo tranquillamente affermare che gli strumenti di advertising sono sicuramente efficaci, ma vanno utilizzati solo in determinate casistiche e con campagne ben circoscritte. Per emergere in gran parte dei settori, per nostra fortuna, sono altri gli elementi che possiamo utilizzare.
Ricordiamo, anche, che l’insieme delle attività di Seo e di Sea, compongono la Sem, sigla che sta a indicare la Search Engine Marketing, che contempla varie tecniche e strategie da utilizzare per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Come approcciare la Seo in modo corretto
La Seo non è una scienza, pertanto non esiste una ricetta che potrà dare risultati perfetti. Esistono, però, alcuni suggerimenti che ci sentiamo di dare ai nostri lettori e che sono poi gli stessi che forniamo ai nostri clienti.
1. Non affidarsi a consulenti che promettono risultati certi. Come abbiamo detto in precedenza nessuno conosce gli algoritmi di posizionamento, pertanto è possibile fare solamente delle stime in base alla propria esperienza e ad altre variabili, come il mercato di riferimento e la zona geografica.
2. Richiedere un’analisi prima di intraprendere qualsiasi attività. Questo sembra un punto scontato, ma non lo è affatto. Per poter stilare un preventivo esatto occorre procedere con una prima analisi. Due aziende simili che operano nello stesso campo e con i medesimi clienti potrebbero necessitare di due approcci completamente diversi (ricordiamoci sempre che Google utilizza 200 variabili per valutare la bontà di un sito).
3. Avere un piano di lavoro condiviso con tutti gli attori del progetto, stilare l’elenco di tutte le attività da svolgere e prevedere continui check. Il famoso algoritmo di posizionamento citato prima viene modificato quasi ogni giorno, quindi è necessario essere pronti in qualsiasi momento a cambiare la propria strategia in funzione di eventuali update.
4. Evitare le scorciatoie. Da quando esiste la ricerca sul web si è sempre cercato il modo di bypassare l’algoritmo per favorire in modo scorretto il proprio posizionamento. Molti escamotage, in voga fino a pochi anni fa, ormai non funzionano più e con l’avvento dell’intelligenza artificiale è sempre più difficile ingannare Google & Co. Il consiglio è sempre quello di seguire le linee guida ufficiali e di destinare il proprio tempo a costruire contenuti di qualità utili per l’utente piuttosto che andare alla ricerca di inutili scorciatoie. L’utilizzo di tecniche scorrette potrebbe anche premiare il nostro sito per un periodo ma, se l’algoritmo dovesse accorgersi che qualcosa non va, il rischio di incorrere in una penalizzazione è molto concreto.
5. Non avere fretta. Il posizionamento organico è un processo che richiede molta pazienza e deve essere visto come un investimento a medio e lungo termine. Non va considerato solamente l’aspetto economico ma occorre entrare nell’ottica che occorre investire personalmente del tempo per curare il proprio progetto.
In questo approfondimento abbiamo cercato di fornire una lettura semplice e comprensibile di un argomento molto affascinante, ma nello stesso tempo tecnico e con molte sfaccettature. In caso di dubbi o per richiedere una prima consulenza potete contattarci senza impegno.