Il sindaco Del Bono racconta ad Adriano Baffelli la sua esperienza da primo cittadino, toccando alcuni punti chiave del nuovo mandato: Pgt, Stadio Rigamonti, rigenerazione urbana, Aeroporto di Montichiari e altre strategie logistiche legate alla mobilità bresciana
L’intervista al sindaco Emilio Del Bono, riportata nella nuovissima sezione “Incontri” del bimestrale di Ance Brescia “Costruire il futuro”, si rivela una preziosa occasione per offrire ai lettori la possibilità di conoscere l’opinione del primo cittadino in merito ad alcuni temi di particolare rilievo sia per la collettività, sia nello specifico per i settori dell’edilizia e della filiera della casa.
Ripercorrendo il lavoro svolto durante il primo mandato e approfondendo gli impegni che coinvolgeranno l’amministrazione nei prossimi cinque anni, l’intervista conferma che il settore edilizio è da considerarsi perno dello sviluppo economico del territorio. “Insieme alla manifattura, che a Brescia è molto forte, l’edilizia è il motore dell’economia – dichiara il primo cittadino –, per cui se l’edilizia si ferma si ferma l’economia. Anzi, a dire la verità, l’edilizia trascina con sé un indotto molto più diffuso e anche un effetto economico molto più espanso, quindi per noi [amministratori pubblici] la ripresa degli investimenti nel settore dell’edilizia è fondamentale”.
Dal punto di vista delle infrastrutture e della mobilità, Brescia è sicuramente diventata una città più competitiva, più infrastrutturata e più vivibile grazie all’innalzamento della qualità dei servizi offerti al cittadino. Restano ancora alcuni punti su cui l’amministrazione intende lavorare per realizzare i vari punti di un programma sempre più a favore della viabilità e della logistica di persone e di imprese. Positivi i risultati del servizio metropolitana leggera automatica all’interno dell’area urbana, scelta logistica, che sta attraendo persone e capitali. Secondo il sindaco Del Bono, però, è necessario ultimare in tempi brevi anche altri lavori di cui può beneficiare l’intera provincia bresciana, quali la “Corda molle”, che chiude l’area urbana metropolitana, l’aeroporto Brescia-Montichiari e l’alta velocità Brescia-Verona. In questo modo, curando anche altri aspetti di tipo economico, sociale e di rigenerazione urbana, Brescia può puntare in alto e ha tutti i requisiti per diventare capitale della Lombardia Orientale.
Leggi l’intervista completa sul n. 1/2019 del bimestrale “Costruire il futuro”.