Indicavo in apertura al primo numero 2021 di Costruire il futuro la mia riflessione sul valore delle parole. Come non sottolineare, in questa circostanza, il recente richiamo al termine costruttori, utilizzato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, nel passaggio con il quale sottolineava la necessità di positive decisioni e azioni politiche per uscire dall’impasse nel quale il Paese, in particolare il governo e il Parlamento, sono da troppo tempo confinati. “Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori. I prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per uscire dall’emergenza e per porre le basi di una stagione nuova”, sono state le precise parole dell’inquilino del Quirinale.
Credo in pochi nutrano dubbi sulle nobili motivazioni che hanno ispirato il Presidente degli italiani in quel passaggio. Altrettanto chiaro, per la netta maggioranza di noi cittadini, che il significato del sostantivo fatto echeggiare dal colle istituzionale di maggior rilievo, fosse da individuare in quello che noi tutti associamo alla categoria dei costruttori. Costruttore nasce dal latino constructor, con il plurale costruttori che all’ombra dell’antico Colosseo suonava constructoris e con chiarezza e semplicità definisce chi costruisce o sovrintende a una costruzione: sia una macchina, un ponte, un edificio, un mobile.
Per estensione sappiamo che il termine assume un connotato positivo, indicando metaforicamente persone capaci di fare, di rimboccarsi le maniche, di superare ostacoli. E chi fa impresa, soprattutto nel settore dell’edilizia e del costruito, sa quanto siano innumerevoli gli ostacoli quotidiani da superare. Insomma, un termine nobile che ben poco si lega alla declinazione alla quale abbiamo assistito in Parlamento. Vicenda che ancora una volta palesa l’enorme distanza tra una parte degli esponenti delle istituzioni e le persone che quotidianamente affrontano la realtà quotidiana. Distanza che diventa siderale considerando nello specifico i valori dei veri costruttori che noi conosciamo. Persone che, appunto, contribuiscono a costruire il futuro, traducendo con lungimiranza e tempestività progetti in realtà.
Adriano Baffelli